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LA CERTIFICAZIONE DELLE PIANTE DA FRUTTO

 

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La commercializzazione delle piante da frutto all’interno dell’Unione Europea è soggetta a diversi regolamenti:
➢ il regolamento fitosanitario,
➢ la direttiva sulla commercializzazione delle piante.

Il passaporto fitosanitario

Una pianta da frutto può lasciare il vivaio per essere consegnata ai clienti nell’Unione Europea solo se è accompagnata da un Passaporto fitosanitario (PF) che deve accompagnare le piante. In pratica, nel caso delle piante da frutto innestate, questo PF si trova sull’etichetta del mazzo o della singola pianta.

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli elementi del passaporto fitosanitario:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il PF è disciplinato dal regolamento fitosanitario dal 2019 in tutta l’UE. Questo regolamento classifica le malattie e i parassiti in diverse categorie, tra cui parassiti da quarantena (PQ) e parassiti regolamentati non da quarantena (PRNQ).
Ad esempio, il vaiolo delle prugne è classificato come PRNQ e la Xylella come PQ. Il regolamento fitosanitario disciplina l’osservazione e l’analisi delle malattie, che può essere visiva o effettuata in laboratori autorizzati per le varie malattie.

I controlli sono effettuati durante tutto il ciclo di produzione della pianta.

Dal 2021, il CTIFL è l’autorità competente per tutti i vivai francesi coinvolti nella certificazione delle piante da frutto, sia per il materiale certificato che per quello CAC.

La certificazione del materiale vegetale

Il regolamento fitosanitario è accompagnato da un regolamento sulla commercializzazione del materiale vegetale che richiede che le piantine siano CAC o certificate per poter circolare nell’UE.

LA CONFORMITÀ AGRICOLA COMUNITARIA

La conformità agricola comunitaria (CAC) è lo standard minimo. Gli alberi CAC provengono da uno stabilimento riconosciuto per la sua professionalità e che utilizza buone pratiche sanitarie, tracciabilità, moltiplicazione e autenticità varietale. Queste piante CAC sono oggi controllate dal CTIFL, ma nell’ambito di un controllo di 2° livello.
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Esempio di etichetta di un impianto CAC:

 

 

 

LA CERTIFICAZIONE EUROPEA

La certificazione era un sistema nazionale fino all’entrata in vigore della certificazione europea nel 2017. I 2 pilastri della certificazione europea sono:
• L’assenza di tutte le malattie e virus elencati nel disciplinare di certificazione.
• L’autenticità varietale controllata.

LA CERTIFICAZIONE INFEL®

Tuttavia, i vivaisti francesi hanno lavorato con il CTIFL per istituire un livello di certificazione ancora più elevato: la certificazione INFEL®.
La certificazione INFEL® differisce dalla certificazione europea in quanto:
• un numero maggiore di patogeni è controllato e i controlli sono più severi,
• una limitazione della durata di vita delle piante da innesto,
• etichettatura individuale delle piante controllate nel vivaio prima di essere sollevate,
• requisiti di dimensione minima delle piante.

Esempio di etichetta di un impianto certificato INFEL®:

 

 

 

In Francia, le piante certificate e certificate INFEL® sono ispezionate dal CTIFL, nell’ambito di un piano di controllo di primo livello.

Il nostro consiglio: poiché le etichette delle piante certificate sono stampate dal CTIFL, non ne abbiamo una copia e non possiamo fornire un duplicato. Quando piantate, conservate alcune etichette di ogni lotto, con la bolla di consegna, nei vostri archivi.

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